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BALDONI - ANNESANTI
Guida Pratica IMU
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La recente manovra del cosiddetto “decreto salva Italia”, n. 201
del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla L.
124/2011, ha anticipato al 2012 l’entrata in vigore dell’imposta
municipale propria, prevista dalle norme del decreto attuativo del
federalismo municipale (artt. 8 e 9 del D.Lgs. 23/2011). L’anticipazione del tributo, originariamente previsto per il 2014, avviene in via sperimentale per il triennio 2012-2014, con rinvio dell’entrata a regime dell’imposta municipale propria all’anno 2015. Tuttavia, le pressanti esigenze di finanza pubblica hanno spinto all’introduzione di numerose modifiche rispetto al testo originario dell’imposta municipale propria ed alla previsione di una quota statale del tributo. Ne è risultata una disciplina della nuova imposta, che tutti i comuni del territorio nazionale saranno chiamati ad applicare sin da quest’anno, non contenuta nel testo di una singola disposizione di legge, ma derivante dalla combinazione di una pluralità di norme, dall’art. 13 del D.L. 201/2011, agli articoli 8 , 9 e parte dell’art. 14 del D.Lgs. 23/2011, fino al D.Lgs. 504/92, disciplinante l’ICI e in molte parti richiamato dalle citate disposizioni. Con il volume si intende esaminare l’intera disciplina della nuova imposta propria “sperimentale”, evidenziandone le novità e le conferme rispetto all’impianto originario della medesima imposta e della precedente imposta comunale sugli immobili, applicata sino al 2011, nonché alcuni a spetti critici ancora sussistenti. In particolare, dopo una breve panoramica sull’attuazione del federalismo municipale, viene approfondito il presupposto del tributo e gli oggetti dell’imposta, con frequenti richiami alle interpretazioni di prassi e di giurisprudenza elaborati nella vigenza dell’imposta comunale sugli immobili, ma ancora attuali. Particolare attenzione viene posta sui soggetti passivi del tributo e sulle modalità di determinazione della base imponibile. Sono, quindi, passate in disamina le aliquote del tributo, con particolare riferimento alle facoltà di intervento concesse ai comuni, evidenziando altresì le conseguenze sul piano del gettito che le stesse possono comportare. In questa sede verranno forniti anche alcuni esempi di calcolo del tributo, relativi anche alla quota statale. Quindi sarà passata in disamina la riscossione, evidenziando le forme di riscossione spontanea e coattiva ammesse, alla luce della riforma della riscossione introdotta dal l’art. 7, commi 2 quater e seguenti del D.L. 70/2011 e l’accertamento del tributo, con riferimento anche alle norme applicabili in materia di interessi e sanzioni. Saranno altresì trattate le procedure deflattive del contenzioso, vigenti anche per l’imposta municipale propria, considerando anche le recenti modifiche alle stesse apportate, la materia dei rimborsi d’imposta e del contenzioso. Una particolare attenzione viene altresì posta alla potestà regolamentare degli enti nella disciplina del tributo, trattando le novità introdotte dal D.L. 201/2011, con l’obiettivo di fornire indicazioni operative agli enti impegnati nella costruzione dei regolamenti del tributo. TARGET PUBBLICA AMMINISTRAZIONE | |
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Data ultimo aggiornamento: Lunedi' 13 febbraio 2012 | |