In un'epoca in cui la pubblicità è sempre più spesso additata e messa in discussione nei suoi profondi capisaldi, quando non addirittura messa alla gogna da nuovi media e nuovi pensatori, gli addetti ai lavori si trovano a procedere tra due profondi precipizi.
Da una parte la delegittimazione del loro lavoro accusato di essere invadente, inappropriato e antiquato se non inutile o dannoso. dall'altra il dovere morale di trovare vie alternative e modi di espressione di cui i loro messaggi possano
ancora avere qualcosa da dire.
In questo libro Steve Harrison dà la sua particolare visione del ruolo che il lavoro creativo dovrebbe avere in tutto questo, invitando gli addetti ai lavori a non perdere la rotta e a non confondere una "bad execution" con una "broken discipline".
Ovvero, se un annuncio non funziona, non vuol necessariamente dire che la pubblicità è morta ma è più probabile che ci troviano di fronte a un cattivo annuncio.
Un manuale ricco di esempi pratici, consi
gli e suggerimenti scritto da qualcuno che ha passato gli ultimi vent'anni della sia carriere in agenzia e cercare di fare lavori creativi migliori. Ma anche un libro uscito dalla penna ironica e tagliente di uno dei direttori creativi più premiati al mondo.
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