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Marmolada
- Arabba
- Colac e Sassolungo
- Sella
- Alta Badia
- Lagazuoi e Cinque Torri
- Tofane
- Cristallo e Faloria
Questo libro raccoglie una scelta degli itinerari più interessanti delle Dolomiti centrali, in un’area che spazia dalla Marmolada alle valli attorno al Sella, dove il collegamento tra gli impianti consente di spostarsi facilmente con sci o snowboard ai piedi.
Le discese sono suddivise in
5 capitoli.
Il primo capitolo è dedicato alla Marmolada, la cima più alta delle Dolomiti, dove le discese si sviluppano sui pendii aperti del ghiacciaio, comodamente servito dalla nuova funivia che sale fino a 3270 m di Punta Rocca. Si tratta di un terreno ideale per lo snowboard e dove spesso si trova neve di ottima qualità fino a stagione inoltrata. Gli itinerari più
alpinistici, che partono invece dall’impianto di Pian dei Fiacconi, consentono di prolungare l’attività fino a primavera avanzata.
Il secondo capitolo descrive invece le discese che partono dalla cresta di confine tra la Marmolada e Arabba con alcuni itinerari inediti e altri più conosciuti che si sviluppano su terreno aperto ma anche nel bosco.
Da non perdere le traversate del gruppo del Sassolungo, cui è dedicato il terzo
capitolo, che consentono di raggiungere, con salite relativamente corte, delle belle discese in ambiente suggestivo.
Nel quarto capitolo viene descritto il gruppo più importante, quello del Sella che, con i suoi canal
i stretti tra le rocce, è l’icona stessa dello sci fuoripista in Dolomiti e che con il suo terreno articolato permette “infinite” varianti e possibilità di discesa. Se la Val
Mesdì, la Val Lasties e la Forcella Pordoi sono discese ormai famose e percorse da numerosi sciatori, gli altri itinerari sono molto più avventurosi e alcuni, come la difficile discesa dal Piz Miara sono qui descritti per la prima volta.
Nell’utimo capitolo sono raccolti invece gli itinerari che partono dalla Val Badia, e che eccettu
ato il ripido canale del Sassongher, si sviluppano su terreno meno impegnativo, adatto anche alle prime esperienze.
In generale si è scelto di descrivere discese che si sviluppano a una certa distanza dagli impianti sia perché il fuoripista è spesso vietato nelle aree limitrofe a essi, ma soprattutto perché (nonostante i divieti) i pendii più vicini alle piste sono sempre molto tracciati in quanto percorribili “a vista”.
Un certo numero di itinerari richiedono inoltre una salita, a volte anche lunga, per raggiungere il punto dove inizia la discesa oppure presentano delle difficoltà
alpinistiche; tutti, inoltre, si svolgono su terreno d’alta montagna. È importante quindi affrontarli con preparazione ed esperienza o rivolgersi a una guida alpina per effettuarli.
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