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GRANDI ALBERTO
L'invenzione del cuoco Contro le bugie degli chef
GRANDI ALBERTO, L
Autore:
GRANDI ALBERTO
Titolo:
L'invenzione del cuoco Contro le bugie degli chef
Descrizione:
Editore:
Mondadori
Data di edizione:
novembre 2025
Pagine:
192
Dimensioni cm.:
13x20,5
ISBN13:
9788804786245
Codice:
372386
Collana:
mondadori Gaia 0
Prezzo:
Disponibilità:
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Dati aggiornati a novembre 2025
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Lingua
Italiano
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GRANDI ALBERTO, L'invenzione del cuoco Contro le bugie degli chef, Mondadori in campedel.it
Descrizione
"Per molti secoli l'alimentazione degli italiani è stata segnata dalla scarsità e da una fortissima frammentazione territoriale.

Il concetto stesso di 'cucina italiana' è, a ben vedere, un prodotto del Novecento. E lo è non solo per ragioni economiche e sociali, ma anche - e soprattutto – mediatiche.
Alla fine delle mie ricerche posso dire che la cucina italiana è stata inventata dalla televisione a partire dagli anni Sessanta." Alberto Grandi, che insegna Storia dell'alimentazione all'Università di Parma, con questo saggio afferma due intuizioni storico-scientifiche, è la cucina che ha fatto gli italiani (e non viceversa) ed è la televisione che l'ha inventata e raccontata corredandola dei suoi archetipi: ricette, forchettate in diretta, nutrizionisti, chef con pose da star.
Come è accaduto?
Nell'Italia degli anni Sessanta, mentre è in via di esaurimento il boom economico, il cibo inizia a essere narrato, rappresentato, spettacolarizzato dai media, acquisendo una dimensione simbolica e pian piano un ruolo identitario: in breve gli italiani diventano anche quello che cucinano.
In questa narrazione è la televisione a svolgere un ruolo decisivo, allevando schiere di consumatori secondo la leggenda che succulenti piatti regionali costituiscano da sempre il desinare quotidiano nelle poverissime mense dei contadini fino al dopoguerra, addirittura perfezionati e tramandati di madre in figlia.
A partire dal mitico "Carosello", e poi attraverso trasmissioni e personaggi di variegata competenza, da Ave Ninchi a Luigi Veronelli fino ad Antonella Clerici o a Benedetta Parodi, la televisione contribuisce a creare un immaginario gastronomico condiviso e identitario, con la codificazione popolare di ricette, riti, regole e figure archetipiche che oggi noi consideriamo giustamente un patrimonio nazionale.
Ciò che noi chiamiamo con orgoglio "cucina italiana", spiega Grandi, non è altro che la narrazione partecipata di un intero paese che verso la fine degli anni Sessanta si trova d i fronte a una notevole disponibilità e varietà di prodotti alimentari e che, grazie a un innato talento per i fornelli e per la soddisfazione del gusto, la costruisce prima per il consumo interno, usando la tv, e poi la racconta in tutto il mondo con straordinaria efficacia e un pizzico di gastro-spocchia.

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Belluno
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Scheda creata Domenica 16 novembre 2025
La collana mondadori Gaia

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