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BOURBAKI NICOLETTA
La morte, la fanciulla e l'orco rosso ...
BOURBAKI NICOLETTA, La morte, la fanciulla e l
Autore:
BOURBAKI NICOLETTA
Titolo:
La morte, la fanciulla e l'orco rosso ...
Descrizione:
Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana
Editore:
Alegre
Data di edizione:
ottobre 2022
Pagine:
296
Dimensioni cm.:
13x20,5
ISBN13:
9788832067514
Codice:
347576
Collana:
tracce 0
Prezzo:
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Dati aggiornati a ottobre 2022
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Lingua
Italiano
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BOURBAKI NICOLETTA, La morte, la fanciulla e l'orco rosso ..., Alegre in campedel.it
Descrizione
La morte, la fanciulla e l'orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana di Nicoletta Bourbaki Questo libro affronta il tema dei crimini partigiani, o meglio, delle narrazioni su presunti «crimini partigiani» il cui scopo è denigrare la lotta al nazifascismo. Lo fa concentrandosi sul "caso" Giuseppina Ghersi, adolescente uccisa a Savona nell'aprile 1945. Per decenni trascurata dagli stessi neofascisti, nel nuovo secolo la morte di Giuseppina è diventata un leitmotiv della destra ligure, col tempo arricchendosi di dettagli sempre più macabri. La storia era ormai splatter quando nel 2017 i media nazionali l'hanno ripresa e diffusa senza alcuna verifica. Per stabilire la verità storica Nicoletta Bourbaki ha avviato un lungo lavoro di ricerca negli archivi, sopralluoghi, raffronto di documenti e testimonianze. Va detto subito: la storia della «bambina vittima dei partigiani-mostri» è falsa in quasi ogni suo elemento, a cominciare dal mai esistito «tema dedicato al duce», che da solo avrebbe scatenato l'odio dei «rossi». Testimonianze diverse, anche inaspettate, indicano in Giuseppina una nota e per certi versi dichiarata spia fascista, intenta a minacciare cittadini, protetta da marò e brigate nere. Anche i suoi genitori erano disprezzati, perché compromessi col regime, per gli exploit della figlia e perché ostentavano privilegi. Sul caso Ghersi, spiega il libro, non pesò alcuna «congiura del silenzio». Vi furono inchieste e processi, nei cui atti i dettagli horror cari ai fascisti non trovano riscontro, come non lo trova l'accusa più infamante, quella di stupro. Indagando, Nicoletta si è imbattuta in un altro «crimine partigiano», anch'esso ambientato in Liguria: l'«eccidio di Monte Manfrei». Due casi intriganti perché emblematici. Smontandoli, vediamo come funziona la macchina delle storie antipartigiane, e come nell'attuale infosfera tali storie diventino virali.

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Belluno
Scheda creata Martedi' 18 ottobre 2022
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