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Wops i prigionieri italiani in Gran Bretagna (1941-1946) Autore: insolvibile isabella Collana: il presente come storia. nuova serie Editore: edizioni scientifiche italiane Soggetto: scienze sociali e umane (10009), scienze sociali e umane-storia (00062) Tra il 1941 e il 1946 più di 155.000 italiani furono detenuti in Gran Bretagna in veste di prigionieri di guerra. Trasferiti nella madrepatria britannica dai fronti africani per essere impiegati com contadini, con il passare del tempo gli italiani furono adibiti agli impieghi più svariati e, soprattutto dopo l'armistizio del settembre 1943, a lavori direttamente connessi all'economia di guerra. Nel lungo arco temporale della permanenza nel regno unito, lo status di prigionieri di guerra attribuito agli italiani non fu mai modificato e a nulla valsero l'armistizio, la cobelligeranza, la stessa opzione di cooperazione allo sforzo bellico alleato e addirittura la fine della guerra. Disprezzati dai detentori e dalla popolazione, trascurati dai governi postfascisti italiani, i prigionieri furono rimpatriati solo quando, dal 1945 inoltrato, i britannici poterono sostituire la manodopera da essi fornita con quella garantita dai prigionieri tedeschi, ma non prima di aver terminato l'ennesimo raccolto di barbabietole da zucchero. Libreria Campedel Belluno Professionisti al vostro servizio Acquista | |
Scheda creata Giovedi' 25 luglio 2019 | |
La collana Il presente come storia | |
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