Descrizione | |
“Nel mio Galileo, ho scelto di raccontare l’uomo. Di rileggerne la vicenda umana e scientifica, attraverso la relazione con quattro donne protagoniste della sua vita, solo accennando al processo, alla condanna e all’abiura. Brecht, di cui conservo nel testo una breve citazione, ne ha scritto come meglio non si può. Di Galileo, mi ha commosso l’umana vulnerabilità, il piacere del dubbio …
Mi ha commosso la sua fede nell’uomo, creatura in cui egli rintraccia Dio, un Dio presente nella materia e la cui esistenza è resa palese dall’intelligenza e dal pensiero di cui ci ha fatto dono. Mi ha commosso la rinuncia apparente a se stesso, che è perdita e vittoria insieme. Mi ha commosso il sensuale piacere del pensiero, così vivo in lui, come il piacere dei sensi. Egli sembra dirci «non c’è scissione tra spirito e materia» e, in ciò, è ancora profondamente rivoluzionario. Ma più di ogni cosa mi ha commosso il suo assoluto, devastante amore per la vita. Questa commozione ho voluto raccontare”. Un test o vibrante, che prende spunto da differenti scritti galileiani, e trasfonde l’emozione profonda dell’uomo laddove si palesa attraverso il suo pensiero più intimo. | |
Scheda creata Sabato 13 gennaio 2018 | |
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