Descrizione | |
Solo con la prima Lettera ai Corinzi compare il mandato di reiterare l’ultima cena narrata dai vangeli sinottici. È dunque da attribuire a Paolo la forma di questa tradizione e la sua istituzione come modello di riferimento. Commemorazione del Signore e annuncio della sua morte, il banchetto dei cristiani viene inquadrato in questo volume nel contesto più generale dei pasti di Gesù con i discepoli, un aspetto finora poco esplorato dagli studiosi dell’origine dell’eucaristia. L’indagine su questi testi consente di riflettere sul fatto che le celebrazioni delle Chiese di oggi dovrebbero essere, anch’esse, manifestazioni della messianicità di Gesù e quindi divenire tavole aperte a tutti, anche al fariseo e alla peccatrice. Sommario Introduzione. I. All’origine della celebrazione eucaristica. II. Le due tradizioni dell’Ultima cena: un confronto. III. La moltiplicazione dei pani – La traversata del mare di Galilea. IV. Il pane di vita in Gv 6. V. L’Ultima cena e i discorsi dell ’addio nel Vangelo di Giovanni. VI. I pasti con il Signore. VII. Alla ricerca di una sintesi. Bibliografia. Indice degli autori citati. | |
Scheda creata Domenica 19 febbraio 2017 | |
La collana Studi e ricerche di liturgia | |
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