Descrizione | |
Perché, al pari di antichi e moderni esempi, il racconto biblico non adotta la narrazione “in disordine”? È capace di farlo – ne dà prova all’interno degli episodi. Al livello della macro-narrazione, tuttavia, la Bibbia sceglie di narrare la storia seguendo l’ordine cronologico. La narrazione è costruita sul passaggio ordinato dai tempi primordiali ai tempi dei patriarchi, da questi alla nascita del popolo e alla sua prima storia sulla terra di Israele; si passa da una nascita a una morte, da un padre a un figlio, da una promessa a un compimento. Sullo sfondo di questa opzione di base, lo stesso racconto riesce inoltre a scavalcare i tempi grazie a ingegnosi “bianchi” o lacune narrative, a intrecciare la simultaneità di storie parallele, a farci esitare fra successione e simultaneità delle cose. Questa è la “grande” cronologia su cui si interroga Meir Sternberg, teorico della letteratura israeliano. Con impareggiabile maestria e rispetto del testo fa scoprire come la storiografia biblica sia al tempo stesso arte e teologia narrativa. Finalmente, anche in ambito italiano si può cominciare a conoscere l’opera di uno dei più importanti esponenti della Scuola di Tel Aviv. | |
Scheda creata Giovedi' 23 luglio 2015 | |
La collana Lectio | |
Lectio la Scrittura cresce con chi la legge In saggi di alto livello, ma anche di alta leggibilità, la collana vuole essere rappresentativa di un modo di accostare la bibbia, che cresce con chi la legge e si lascia interpretare anche nel mondo d'oggi |
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