Descrizione | |
Con la liquidazione della cornice e del concetto di bellezza qualunque oggetto rischia di essere considerato, in quanto tale o perché disposto da mano umana, un opera artistica. La giustificazione di ogni singolarità porta con sé l imprevisto della banalizzazione e l arte contemporanea viene interpellata sull'inaridimento delle proprie fonti di ispirazione e sul presunto desiderio di sostituire la religione prendendone il posto. Il volume, che si colloca all'intreccio tra le dimensioni politica, morale e religiosa, si interroga sulla realtà e sulla vitalità delle arti contemporanee senza nulla concedere a inclinazioni pessimistiche, apocalittiche o «declinistiche». L'autore, uno dei maggiori studiosi del pensiero di Nietzsche, si propone di individuare alcune «pagliuzze» nella paccottiglia, memore della reazione di Diderot ai sistematici detrattori dell'arte contemporanea: «Tu rimesti la sabbia di un fiume che trasporta pagliuzze d oro, e ne ritorni le mani piene di sabbia, lasciando le pagliuzze». Sommario I. Arti vive. II. La religione dell'arte. III. Lo splendore del sensibile e iconoclastia. IV. La bellezza è morale. V. Arte, sacro e religione. | |
L'autore | |
Paul Valadier (1933), gesuita, è professore emerito al Centre Sèvres di Parigi, dove ha insegnato Filosofia morale e politica | |
Scheda creata Martedi' 2 dicembre 2014 | |
La collana Conifere | |
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