Descrizione | |
L’educazione (im)possibile è un volume in cui Vittorino Andreoli riflette sullo sviluppo dei bambini in una società moderna che sta cambiando. Secondo Andreoli in natura l’unica figura realmente necessaria per l’educazione del bambino è quella della madre. Tutte le altre figure che nel tempo si sono aggiunte, sono state introdotte dalle nuove dinamiche della società.
La figura della madre è andata via via sbiadendo, venendo sostituita sempre più spesso da nonni, baby-sitter e insegnanti. L’aumento delle figure di riferimento ha però creato nel bambino un disaccordo educativo. I bambini restano confusi davanti a molteplici figure di educatori. Ed è proprio questo il motivo per il quale i bambini oggi sono disobbedienti e irrequieti. La tesi proposta da Vittorino Andreoli è il frutto della sua lunga esperienza in qualità di psicoterapeuta. Secondo l’autore il cammino educativo da intraprendere dovrebbe tenere conto di queste nuove dinamiche sociali. E’ necessario trovare un punto d’unione con tutte le figure ch e vengono chiamate in causa nell’educazione del bambino. Per evitare la moltiplicazione degli stili educativi, diventerà sempre più indispensabile sviluppare una comunicazione costante tra tutte le persone che vengono coinvolte nel processo di crescita del bambino. L’educazione (im)possibile, di Vittorino Andreoli, spiega i nuovi modelli formativi della società moderna. | |
Scheda creata Venerdi' 28 febbraio 2014 | |
La collana Saggi italiani rizzoli | |
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