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FINI MASSIMO
Nerone. Duemila anno di calunnie
FINI MASSIMO, Nerone. Duemila anno di calunnie
Autore:
FINI MASSIMO
Titolo:
Nerone. Duemila anno di calunnie
Descrizione:
Editore:
Marsilio Tascabili
Data di edizione:
giugno 2013
Pagine:
267
Dimensioni cm.:
13,5x21
ISBN13:
9788831715812
Codice:
260176
Collana:
Maxi 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 10.80
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a giugno 2013
0 - 258 0
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE

FINI MASSIMO, Nerone. Duemila anno di calunnie, Marsilio Tascabili in campedel.it
Descrizione
Nessun personaggio storico, se si esclude, forse, Adolf Hitler, ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni autori cristiani ritennero che fosse addirittura l’Anticristo. In realtà, Nerone fu un grandissimo uomo di Stato. Durante i quattordici anni del suo regno l’Impero conobbe un periodo di pace, di prosperità, di dinamismo economico e culturale quale non ebbe mai né prima né dopo di lui. Certamente fu un megalomane, un visionario, un esibizionista, un inguaribile narciso e, con tutta probabilità, uno psicolabile schiacciato prima da una madre autoritaria e castratrice e poi dall’enorme peso che, a soli diciassette anni, per le ambizioni di Agrippina, gli era stato scaricato sulle spalle, mentre lui avrebbe forse preferito dedicarsi alle arti predilette. Quel che comunque è certo è che questo imperatore chitarrista, cantante, poeta, attore, scrittore, auriga, curioso di scienza e di tecnica, fautore delle più ardite esplorazioni, fu un unicum non solo nella storia dell’Impero romano. Pensando « in grande stile», e cercando di modellare il mondo sulle proprie intuizioni e immaginazioni, fu un monarca assoluto che usò del proprio potere in senso democratico: non governò solo in nome del popolo, come voleva l’ipocrisia augustea, ma per il popolo contro le oligarchie che lo opprimevano e lo sfruttavano. E per avere il consenso del popolo - oltre che, beninteso, progettare e attuare misure molto concrete - inaugurò quella che oggi chiameremmo la politica-spettacolo.
Le élite economiche e intellettuali del tempo non lo capirono, oppure lo capirono fin troppo bene e per questo lo osteggiarono ferocemente costringendolo, alla fine, al suicidio.
Scheda creata Giovedi' 13 giugno 2013
La collana Maxi

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