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WERTH NICOLAS
L'isola dei cannibali
WERTH NICOLAS, L
Autore:
WERTH NICOLAS
Titolo:
L'isola dei cannibali
Descrizione:
Editore:
Corbaccio
Data di edizione:
maggio 2007
Pagine:
189
Dimensioni cm.:
14x20,5
ISBN13:
9788879728645
Codice:
200129
Collana:
Collana Storica 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 15.77
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a maggio 2007
0 - 228 0
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE
La collana Collana Storica
Collana diretta da Sergio Romano
Conosciamo bene ormai la storia dei lager nazisti e dei gulag sovietici, ma non sapevamo che il trasferimento forzato in Siberia di elementi "socialmente nocivi" dette a luogo a sperimentazioni sociali che sembrano uscite dalla mente dell'inventore di Frankenstein

Nel 1933 fu deciso che gruppi di "nocivi" sarebbero stati trasportati in zone pressoché totalmente disabitate e abbandonati a se stessi: una formula che avrebbe permesso di creare insediamenti umani nel grande Far East sovietico e di verificare le capacità di adattamento degli esseri umani a un ambiente privo di qualsiasi struttura
Alcune migliaia, ad esempio, vennero scaricate a Nazino, un'isola del fiume Ob a circa 900 chilometri dalla città di Tomsk
Nel giro di pochi giorni l'isola e la zona circostante divennero un girone infernale Disperati e affamati, questi "coloni" cercarono di fuggire, si dispersero nelle campagne, dettero l'assalto alle case dei villaggi vicini, divennero ladri, assassini e soprattutto cannibali
Quasi tutti morirono d'inedia, si uccisero a vicenda o furono sommariamente giustiziati

All'origine del libro di Nicolas Werth vi è il rapporto di una commissione d'inchiesta costituita dal comitato regionale del partito comunista della Siberia occidentale nel settembre del 1933 Gli esperimenti furono interrotti, ma occorreva pur sempre organizzare la vita e la sussistenza delle centinaia di migliaia di persone che vennero avviate verso gli Urali, la zona del mare di Azov o le regioni più inospitali del lontano oriente
L'ideologia, l'odio di classe e la spaventosa inefficienza burocratica del sistema sovietico produssero un disastro umano di proporzioni continentali, Come racconta Werth, l'occasione per una soluzione finale venne nel 1937, quando il peggioramento dei rapporti con il Giappone permise l'eliminazione di tutti coloro che avrebbero potuto diventare, secondo la tesi dell'NKVD, una "quinta colonna del nemico"
Quando un maggiore "sfoltimento" appariva opportuno i responsabili locali chiedevano il passaggio dei prigionieri alla categoria superiore e venivano autorizzati, talora, con un ordine firmato da Stalin Nel giro di quindici mesi, le persone arrestate furono 767000, quelle fucilate 387000

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