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CATALOGO MOSTRA
Buzzati 1969: il laboratorio di Poema a fumetti
Autore:
CATALOGO MOSTRA
Titolo:
Buzzati 1969: il laboratorio di Poema a fumetti
Descrizione:
Editore:
Mazzotta
Data di edizione:
settembre 2002
Pagine:
143
Dimensioni cm.:
23x27
ISBN13:
9788820215767
Codice:
151592
Collana:
0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 17.10
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a settembre 2002
0 - 284 0
Lingua
Italiano
Allegati:
NON DISPONIBILE
| Descrizione | |
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Nonostante gli studi di giurisprudenza, Dino Buzzati (Belluno 1906-Milano 1972) coltiva la sua passione per la scrittura diventando giornalista del Corriere della Sera e romanziere di fama internazionale (basti ricordare Il deserto dei Tartari del 1940). Non meno degne di nota le sue esperienze come autore di pièces teatrali, per cui disegna anche scenografie e costumi. Nel 1958 ha luogo la sua prima mostra di pittore e illustratore che raccoglie il favore di critica e pubblico. Alla fine degli anni Sessant
a riesce con grande originalità a coniugare la sua duplice passione per illustrazione e scrittura con Poema a fumetti e I miracoli di val Morel. La città di Belluno si ripropone di commemorare i trent’anni dalla scomparsa del suo celebre cittadino Dino Buzzati con una mostra/indagine sulla genesi di Poema a fumetti del 1969, un curioso esperimento di fusione dei generi. Il catalogo riproduce le illustrazioni, i fumetti e le fotografie presenti in mostra, nonché le riproduzioni dei quaderni di appunti e schizzi di Buzzati mentre lavorava alla rivisitazione in chiave moderna del mito di Orfeo. Testi di: A del Puppo, M. Ferrari, N. Giannetto, R. Roda 248 Illustrazioni ( 76 a colori ) | |
| Scheda creata Giovedi' 18 giugno 2015 | |
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| Belluno, palazzo Crepadona 13 settembre - 15 ottobre 2002. **** Da "Il Corriere della Sera" di lunedì 30 settembre 2002": Belluno: a Palazzo Crepadona il laboratorio di "Poema a fumetti", nel trentennale della morte dello scrittore "Fosse nato 300 anni fa, Buzzati sarebbe stato uno di quei cacciatori di streghe che bruciavano negli altri quelle che avevano in corpo. Oggi, dopo il passaggio di Freud, per liberarsene gli basta rappresentarle. Ecco perché dipinge". La considerazione di Indro Montanelli è contenuta nella recensione sul Corriere della Sera del 15 novembre 1969 al Poema a fumetti di Dino Buzzati, edito da Mondadori. In 212 immagini, lo scrittore bellunese riscriveva la favola di Orfeo e Euridice. In chiave moderna, naturalmente. E tralasciando le regole del fumetto tradizionale. Il milanese Orfi è un capellone che canta canzoni di streghe, strimpellando su una chitarra. Quando le streghe gli portano via la sua ragazza, Eura, egli la insegue nel regno dei morti. Un regno moderno, però. Con prigioni, scuole, manicomi, locali notturni e relative spogliarelliste. Alcune passeggiatrici tentano di adescarlo. Inutilmente. Alla fine Orfi vede Eura su un convoglio, ma quando cerca di portarla via, una forza sovrannaturale glielo impedisce ed egli è costretto a tornare fra i vivi da solo. La favola è quella che è. La novità sta nelle figure allucinate, visionarie, al limite della pornografia talvolta, ma che nelle mani di Buzzati riprendono la propria innocenza. Parole e segni. Una scrittura semplice, quasi elementare accompagna i disegni che richiamano Dal¡ e Beltrame, Murnau e Friedrich, Bellmer e Rackham, la Pop art e Fellini. Al suo apparire, il Poema a fumetti non mancò di provocare un certo sconcerto. Lo stesso Buzzati ne era cosciente. Troppo in anticipo coi tempi. Come nacque questo libro d'artista, su quali materiali lo scrittore-giornalista lavorò, a quali fonti attinse, quali collaboratori lo aiutarono? A questa domanda risponde la mostra Buzzati 1969: il laboratorio "Poema a fumetti", a cura di Mariateresa Ferrari (catalogo Mazzotta), fra le iniziative per il trentennale della morte dello scrittore. Ecco gli studi fotografici del Corriere e Franco Gremignani, che allora ne era il capo, il pittore Antonio Recalcati (Orfi), Almerina (Eura), la modella Runa Pfeiffer (la valletta dell'Averno). Ed ancora: riproduzioni di riviste con foto erotiche, immagini riprese da altri fumetti. Inoltre: un buon numero di tavole del Poema , manoscritti, abbozzi e una trentina di quadri di Buzzati che gravitano nell'ambito del fumetto. Scrittore e pittore. "Come vada considerato, non lo so - diceva Montanelli -. A sentir lui, questo secondo Buzzati è più importante del primo. Ma è meglio non stare a sentirlo perché Dino Buzzati, di Buzzati Dino, è quello che capisce meno". Buzzati 1969: il laboratorio di "Poema a fumetti", Palazzo Crepadona, Belluno sino al 31 ottobre. Tel. 0437/948217 | |
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