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Il volume raccoglie tre corsi di Esercizi spirituali sul vangelo di Giovanni tenute dal Cardinale Carlo Maria Martini ai presbiteri della Chiesa Ambrosiana. Le chiavi di lettura proposte dal cardinale per avvicinare il vangelo di Giovanni sono state quattro e hanno rappresentato altrettante tappe nel corso degli esercizi. 1. Il vangelo di Giovanni come vangelo del compimento,come tappa della maturità cristiana, del presbitero, di chi ha fatto sintesi nella sua vita ed è perciò capace di prendersi cura degli altri. Il testo giovanneo, scrive ancora Martini, è pure il vangelo del matrimonio come sacramento che permette agli sposi di assumere responsabilità nuove nella chiesa e nella società, di costruire la famiglia quale piccola Chiesa. Possiamo dire, continua Martini, che il vangelo di Giovanni nutre e verifica il grado di maturità , e dunque la nostra capacità di contemplarlo, di meditarlo è collegata a questa raggiunta maturità nella fede. Ma compimento,sottolinea il Cardinale, è anche un logo del vangelo di Giovanni. Gesù dopo aver affidato Maria al discepolo e il discepolo a Maria, << sapendo che ogni cosa era ormai compiuta, disse per adempiere la scrittura: " Ho sete">> a questa Parola fa eco l'evangelista che annota << Dopo aver ricevuto l'aceto Gesù disse: " Tutto è compiuto" e chinato il capo diede lo Spirito>>. 2. il vangelo della pienezza. Una seconda chiave di lettura del vangelo di Giovanni. Annota Martini << penso a due versetti del Prologo. L'evangelista racconta, proclama ciò che noi abbiamo ricevuto dalla pienezza della luce, della parola, del Verbo incarnato: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come unigenito del padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutto abbiamo ricevuto">> 3. il caso serio della fede. Nella sinagoga di Cafarnao, scrive Martini, la folla chiede a Gesù: << Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio>> e si sente rispondere: << Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato>> E' la risposta per il cristiano maturo, mentre per il cristiano che è ancora agli inizi del cammino è diretta la risposta data al giovane ricco: << Se vuoi entrare nella vita eterna, osserva i comandamenti>>( Mt 19,17).Il vangelo di Giovanni tralascia tutto il resto per concentrarsi su due punti essenziali: credere e amare. Questa concentrazione sul credere, annota Martini, mi impressiona in modo particolare e , al riguardo mi chiedo perché Giovanni parla spesso del credere, ma non della fede, a differenza di San Paolo e degli altri testi del Nuovo Testamento. Probabilmente perché, facendone un caso serio, preferisce al teorizzare sulla fede, suggerire i sentieri, le luci, le fatiche, le gradualità del credere. 4. il vangelo della gioia. E la quarta chiave di lettura del vangelo di Giovanni. Martini nell'indicare il percorso da compiere richiama alcuni versetti significativi del Vangelo. << Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.>>.< | |
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