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GADAMER
Caro professor Heidegger.Lettere da Marburgo 22-29
GADAMER, Caro professor Heidegger.Lettere da Marburgo 22-29
Autore:
GADAMER
Titolo:
Caro professor Heidegger.Lettere da Marburgo 22-29
Descrizione:
Editore:
Il nuovo Melangolo
Data di edizione:
settembre 2000
Pagine:
95
Dimensioni cm.:
12x19,5
ISBN13:
9788870184037
Codice:
135006
Collana:
Opuscola 103
Prezzo:
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Lingua
Italiano
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*** Recensione di
Venerdi' 22 settembre 2000
a cura di: Carlo Augusto Viano



La collana Opuscola
L a coppia Heidegger-Gadamer incombe sulla mitologia culturale corrente. Ma al di là dei miti filosofici, tra questi due personaggi ci sono stati rapporti reali, che le lettere scritte da Gadamer a Heidegger tra il 1922 e il 1929 aiutano a ricostruire: è solo un piccolo pezzo di tutta la storia, perché le risposte di Heidegger a Gadamer non sono state trovate, né è stata rintracciata la loro corrispondenza tra il 1929 e il 1944. E' una storia di "ordinaria filosofia", tutta segnata dalla preoccupazione del giovane Gadamer per la preparazione della propria dissertazione accademica, per il conseguimento di borse di studio, per i sussidi che dovrebbero arrivare dall'editore. Ogni tanto qualche accenno a vicende personali, alle vacanze, alle condizioni del tempo, o a personaggi come Jaeger o Friedlander. Meglio questo che l'aura di grandiosità talvolta tragica in cui questi personaggi si sono avvolti e che ha fatto dimenticare le piccole storie dalle quali sono nate le loro opere. L'introduzione e il ricco apparato di note sono utili, ma la curatrice, un po' estatica di fronte ai due protagonisti, non coglie nella loro piccola vicenda un tratto di ciò che sta avvenendo nella cultura tedesca dopo la Prima guerra mondiale: l'abbandono del tentativo di stabilire una relazione positiva tra filosofia e scienza. Il Gadamer che lascia la filosofia neokantiana, nella quale si è formato, per accostarsi a Heidegger, si muove appunto in questa direzione. Del resto proprio Natorp, uno dei maestri di Marburgo, dove Gadamer aveva studiato, è ora attratto dalla mistica e sarà lui a spingere Gadamer tra le braccia di Heidegger. E Husserl, anche lui ormai lontano dalla scienza moderna, agli scolari più giovani sembra un orologiaio impazzito, quando pateticamente cerca ancora di imprigionarla nella propria filosofia. Al giovane Gadamer indirettamente Heidegger suggerisce il ritorno alla filosofia greca, intesa come un'alternativa a quella moderna, da ricuperare per costruire un sapere filosofico nel quale sia la cultura letteraria a occupare una posizione centrale. Carlo Augusto Viano (Corriere della Sera, 22.09.2000)

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