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MANCUSO VITO
Per amore Recensione di Luigi Gentilini Incontrare e leggere il libro di Vito Mancuso "Per amore" è scoprire un tesoro.In una società come la nostra in cui i valori sul significato del nostroessere appaiono confusi per verità contraddittorie, abilmente strumentalizzate,causando, come reazione, superficialità e disinteresse, Mancuso, ignorandoteoremi, assiomi e postulati, coraggiosamente si cala nel cuore dell"animae da lì inizia la sua ricerca e, con il solo potenziale del pensiero antropologico,risale, di verifica in verifica, alla definizione del bene e del male, alladefinizione di che cosa sia veramente per l"uomo il soprannaturale. E" unitinerario affascinante, a volte sconvolgente, perché Mancuso prende permano l"uomo per quello che è e lo conduce, fra constatazioni e scoperte,alla luminosa visione di una verità oltre la quale si intravede il misterod"un infinito felice. E" la volontà, dentro l"animo umano, di bene e digiustizia, che la logica mondana non sa spiegare, che esprime il soprannaturalee si identifica con il divino, cioè con Dio. La nobiltà della creatura umanaraggiunge il suo vertice nell"azione libera e cosciente che compie il beneper il bene; l"espressione più grande di cui è capace l"uomo: l"amore, chelo ricongiunge al divino perché Dio è amore. Dopo la lettura di questo libroqualcosa cambia dentro noi. Un intelligente laico, immanente positivista,ha detto: Mancuso mi ha mandato in crisi. Un libro, dunque, straordinarioper il tipo di approccio e per l"incalzare del procedimento, che in primabattuta si divora, ma che poi si ricomincia da capo per meditare la certezzadella speranza che esso contiene.. Un testo che dovrebbe stare sul comodinodei pastori d"anime e sul tavolo di ogni responsabile della vita altrui. |
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Data ultimo aggiornamento: Mercoledi' 18 maggio 2005