|
|
Cultura e storia alpina | Emigrazione bellunese | |
|
CAMMINO SULLE ANDE di Alcide Zas Friz In questo nuovo libro di Alcide Zas Friz , “bellunese che ha onorato la Provincia nell’Italia e nel mondo” - troviamo alcuni dei ricorrenti aspetti che caratterizzano la vita e il lavoro dell’emigrante bellunese all’estero, descritti attraverso il racconto di 35 anni trascorsi nei cantieri e nelle gallerie del lontano Sudamerica, soprattutto tra le impervie montagne del Perù. L’autore ci narra qui la sua vita di emigrante, partito giovane e carico di speranze e di attese dall’ Agordino, il suo arrivo in Perù, il suo graduale inserimento nei nuovi e non facili ambienti di lavoro e di vita, in cui ben presto fisico e animo si temprano e si adattano, per proporsi poi, lui, come protagonista vincente in numerosi eventi in cui si richiedono inventiva, coraggio e tenacia. E’ tutta una serie di valori che ne scaturisce, che cogliamo sia nello scorrere delle vicende, a volte avventurose, sia nelle riflessioni, intrise di saggezza e umanità, che le accompagnano: la nobiltà del lavoro, che trasforma l’ambiente a servizio del progresso e dell’uomo, l’accettazione del sacrificio - senza recriminazioni e lamenti - come occasione di crescita, la consapevolezza dell’arricchimento culturale e spirituale a contatto con gli altri, appartenenti a civiltà diverse, cui guardare con disponibilità e rispetto, adattandosi ai loro usi e tradizioni, e cogliendo in loro - nel senso dell’ospitalità, nella verità dei proverbi, nella stessa concezione di vita - ricchezza di sentimenti e di valori. E, assieme a tutto ciò, stati d’animo e sentimenti tipici dell’emigrante: il ricordo della terra natale “che non ti lascia mai”, l’amore per la patria lontana, la gioia del ritrovarsi, anche momentaneo, con compaesani e compagni di scuola, l’orgoglio di essere “tra i più bravi” come sono ritenuti i minatori bellunesi, usciti da una scuola, quella mineraria di Agordo, motivo di vanto per la valle e la Provincia, il rifugio, nei momenti di difficoltà, nella fede e nella preghiera. Risaltano poi in queste pagine luoghi, episodi e personaggi di grande interesse e suggestione. Prima di tutto l’ambiente, con i grandiosi paesaggi andini e le loro severe regole imposte da altitudine e clima, il respiro di una natura grande e selvaggia, colta nella solitudine e nel silenzio di immensi altopiani e di alte montagne. E come non essere colpiti e coinvolti dalle descrizioni vivaci e colorate di raduni e di feste, di abitudini curiose e a volte divertenti, di atmosfere natalizie cariche di nostalgia e di struggimento! E infine le persone: persone con cui l’autore viene a contatto, ognuna con una sua particolare fisionomia, un mondo straordinario di personaggi, di caratteri, di vizi e di virtù, descritto con freschezza e simpatia. Sovrasta poi su tutto la vita del cantiere, con i problemi , piccoli e grandi, di ogni giorno, gli imprevisti che mettono in pericolo la vita, le enormi, a volte disumane, fatiche, gli incidenti, ma sempre e soprattutto il perseguimento, ostinato e fiducioso, dell’obiettivo, la soddisfazione del successo, il riconoscimento atteso e gratificante. E’ un libro che, anche per la forma chiara e scorrevole e per la precisione del linguaggio (cui corrisponde la precisione dei ricordi, sorprendente a distanza di tanti anni) e soprattutto per l’interesse della narrazione, si legge tutto d’un fiato, ricavandone piacere e arricchimento. Lo raccomandiamo a tutti, soprattutto a coloro che concepiscono la vita come impegno e dovere, a chi ama la storia della nostra terra, della quale l’emigrazione costituisce parte tra le più rilevanti e di cui queste pagine costituiscono testimonianza eloquente, e infine ai giovani, perché ne traggano motivo di fiducia e insegnamento di vita.
Presentazione di Gioachino Bratti (Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo) |
ALCIDE ZAS FRIZCammino sulle Ande Cornuda 2004, pp.373 , cm.22x15, euro 16.00. |
Data ultimo aggiornamento: Venerdì 10 dicembre 2004
Offerta valida 30 giorni