PRESENTAZIONE dell’ing. Arrigo Galli, autore e già
sindaco di Longarone
Quando rientrai definitivamente dopo alcuni decenni di
lavoro in terra straniera ebbi l’amara sorpresa, chiacchierando con i
"nuovi" longaronesi, di constatare che ben poco o nulla si
sapeva del primo periodo "dopo Vajont", delle vicissitudini,
degli autori della ricostruzione, della vita in quegli anni difficili. Si
cercava anzi, come si cerca ancora, di dar valore a quanto vanno dicendo
certe malelingue, forse mal informate, su presunti scandali e ladrocini da
parte dei superstiti!!!
Nello stesso tempo ci si era dimenticati di chi, nell’ombra,
aveva operato per la rinascita di Longarone. Un tale a cui chiesi notizie
di Giorgio Pioggia, già scomparso, e se sapeva quanto egli avesse fatto
per la rinascita di Longarone, mi seppe dire solo che era invecchiato
"male" e che di null’altro egli era al corrente. Degli altri
come lui, quindi al di fuori delle Amministrazioni, non ne sapeva nulla!!
Mi chiesi pertanto: cosa si sa dei patemi d’animo, dell’ostilità di
certi funzionari dello Stato, dei blocchi stradali e di tante sofferenze
che ci hanno oppresso negli anni della ricostruzione? Anch’io, lontano
fino all’agosto 1965 per lavoro, non ho conosciuto direttamente tutto
ciò che succedeva, ma ne ero al corrente attraverso le notizie,
sporadiche, che giungevano da Longarone.
Ho deciso pertanto di scrivere qualcosa
su quel periodo attingendo a documenti, libri, in particolare al mensile
"Longarone" ed all’archivio di mio fratello Luciano,
recentemente scomparso.
Questo libro non ha la pretesa di elencare
pedissequamente fatti e documenti relativi ad alcuni anni del "dopo
Vajont", ma di rendere di pubblico dominio vicende e personaggi che
di quel periodo furono i protagonisti e sono stati invece quasi
completamente ignorati da tanti storici e concittadini.
E’ senza dubbio certo per chi ha vissuto quel
periodo, che i vari protagonisti ( come già ebbi a dire a pag. 284 del
libro di F. Vendramini – "Solidarietà e Ricostruzione")
furono tutti i Longaronesi superstiti e, a mio giudizio, anche quelli che
sottomettendosi ai diktat dei governanti del tempo ebbero
inconsapevolmente a tramare contro il futuro di Longarone, che si voleva
ricostruire in altro luogo. E’ gente che ha agito mettendo anima e
corpo, spassionatamente, al servizio di una comunità che, affranta e
disperata, all’indomani del disastro chiedeva solo di riavere ciò che
le era stato strappato e le spettava di diritto e nello stesso tempo
lottò perché fosse fatta giustizia. Il sacrificio dei nostri Cari
chiedeva giustizia, non vendetta, ma giustizia con la g maiuscola, quella
sana e corretta, quella per cui ci siamo tutti onorevolmente battuti.
Queste persone non hanno mai chiesto medaglie o riconoscimenti vari,
consci di aver fatto il loro dovere a favore di tanti altri. La prova di
ciò la diede il dott. Gianpietro Protti, già sindaco di Longarone, che
all’atto del conferimento del " Premio Longarone" ebbe a dire
che quel gesto di benemerenza lo meravigliava, perché egli era
consapevole e soddisfatto, come tanti altri, di aver compiuto il suo
dovere verso il paese. E purtroppo, per lo stesso premio, egli sarà
accomunato ad altri, che dal disastro ebbero solo benefici, pur avendo
stravolto la realtà della tragedia!.
Quanto cercherò di ricordare in questo libro vorrei
che non fosse solo una sequenza di avvenimenti accaduti nel "dopoVajont",
ma che potesse far vivere al lettore lo stesso stato d’animo di chi lo
sta scrivendo e che alla fine potesse avere quel senso di sincera
soddisfazione che ancora è certamente vivo nei suoi protagonisti,
purtroppo pochi, ancora viventi.
Mentre scrivo queste poche righe di
prefazione penso al compito arduo che mi sono prefisso, perché vorrei
trasfondere nel lettore i patemi d’animo, le
ansie, la fermezza di spirito e la passione che abbiamo sofferto per un
così alto ideale: ricostruire e far rinascere Longarone a Longarone.
Per far sì che ciò che vado scrivendo sia il più
veritiero possibile e quindi non solo frutto della mia memoria, citerò
brani di discorsi e articoli di giornale che ne convalideranno la
veridicità. In particolare, voglio ricordare che i discorsi commemorativi
del sindaco Protti sono stati tenuti in presenza delle autorità
interessate alla ricostruzione.
Longarone, luglio 2008
|