Letteratura | Poesia bellunese |
Paola Bettiol
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Recensione apparsa in: "Il Gazzettino" di Domenica 10 Dicembre 2006 |
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C'è prepotente il mare, di onde ... |
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C'è prepotente il mare, di
onde e di orizzonte sparito. Di sabbia dove non puoi camminare senza lasciare
orme come "non puoi vivere un giorno senza lasciare un segno". E
poi l' amore che, se irrisolto, "è come un nodo non sciolto, una
vedovanza senza sepoltura".
Alla libreria Campedel, che ne è casa editrice, si può trovare in questi giorno freschissimo di stampa il volumetto di poesie "Diversamente amaro" (11 euro). L'autrice è Paola Bettiol, bellunese laureata in statistica economica, insegnante di matematica ed informatica che ha alle spalle una pubblicazione su rapporto aureo e serie di Fibonacci intitolato "Il segreto del girasole". Numeri ordinati che non hanno cancellato la passione per il greco e la filosofia che era degli anni del liceo "Tiziano", quando Paola già scriveva poesie. E già amava Dante, Foscolo, Leopardi, Ungaretti e Neruda.Di cui c'è eco leggera in "Diversamente amaro", dove metafore ed ossimori si rincorrono, si intrecciano a giochi linguistici ("l'orizzonte si alluna") proponendo doppio livello di lettura: "Ho scritto a fiume - dice Bettiol, che oltre a dipingere suona il pianoforte - perché i versi erano già tutti pronti dentro, nella testa. Hanno solo preso ora forma sulla carta". In un anno, questo ultimo, in cui - come si estrapola dalle 99 brevi liriche del volume che Francesco Piero Franchi nella prefazione definisce "libro d'ore molto laico e anche molto determinato" - dopo essersi appoggiata "al muro del passato svuotata e stanca" ha sentito che "è giunto il momento di chiudere la porta" e di camminare sicura "finalmente libera, gettate le stampelle di paure ed insicurezze". Daniela De Donà | |
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