101% vera montagna

PREFAZIONE

di Spiro Dalla Porta Xydias

Scorrendo le pagine di questo bel libro per prepararne la prefazione, sono rimasto commosso. Perché, più che ad una guida o ad uno scritto illustrativo, mi sono trovato di fronte ad un atto d’amore. Atto d’amore in confronto a Cima dei Preti ed al Duranno cui l’opera è dedicata; e per la montagna in generale cui Beltrame ha offerto parte importante della propria esistenza. Atto d’amore nei commenti dei singoli itinerari; e nelle splendide illustrazioni che impreziosiscono il volume. Atto d’amore prima di tutto nelle motivazioni che hanno spinto l’autore in questo lavoro, come ci spiega egli stesso nella breve premessa iniziale. -"La prima motivazione è la mia grande passione e dedizione alla montagna, ed in particolare l’amore scaturitomi nei confronti del gruppo Preti-Duranno, poco frequentato e nascosto ai grandi filoni turistici ed escursionistici estivi. È un luogo poco noto, che nasconde rare bellezze paesaggistiche e grandiosi scenari paragonabili, e spesso superiori, a quelli delle altre Dolomiti alquanto più famose." -E per la realizzazione pratica dell’opera, nella parte scritta, cioè quella degli itinerari, Paolo non si è solo accontentato di effettuare personalmente i tracciati, ma li ha -"percorsi più volte al fine di verificare scrupolosamente sia le descrizioni che le valutazioni delle difficoltà."- Infine per le fotografie che possono avere funzione di richiamo e di illustrazione estetica, Beltrame è ritornato più volte sui posti prescelti: -"Le ho pensato studiando bene i posti da cui riprenderle e gli orari migliori: le manifestazioni della natura, come ad esempio un’alba o un tramonto spettacolari, non sono affatto prevedibili, quindi per alcune foto ho dovuto ritornare sulle vette più volte fino a ritrovarmi immerso nello scenario desiderato." -Oggi esistono due tipi di "guide". Quelle prettamente alpinistiche ed escursionistiche, dedicate alla realizzazione pratica delle ascensioni e delle gite; di prevalenza quindi tecnica e di formato ridotto per poter essere infilate nello zaino o addirittura in tasca, sull’esempio dei "volumetti grigi" della collana edita in concomitanza dal CAI e dal Touring. E quelle che invece puntano, più che alla funzionalità dell’eventuale trasporto, all’aspetto illustrativo, alla figurazione della zona; edite quindi in formato maggiore, in cui il testo viene arricchito con cura figurativa spesso preponderante. Una guida, quindi destinata più ad essere ammirata che consultata per motivi pratici. A questo secondo tipo editoriale parrebbe a prima vista appartenere "101% vera montagna", date le numerose splendide fotografie, se non intervenisse il testo preciso, accurato, pregno del sentimento dell’autore per la montagna in generale e quelle prescelte in particolare. Tale da fungere da invito preciso a visitare quelle cime magnifiche, a percorrere quei bellissimi tracciati, quella zona incantata. Tanto che proprio da questo suggerimento anche le immagini fungono da supporto ed esortazione all’azione, cioè alla salita. Nella pagina gli itinerari quindi appaiono semplici, chiari, accattivanti, tali da creare curiosità ed interesse; privi inoltre di quell’enfasi troppo spesso usata dei testi dedicati all’Alpe. Un’opera, ripeto, cui Paolo ha prodigato non solo le doti di alpinista e di studioso, ma specie affetto e passione. Che si impone pure per equilibrio tra immagini e scritto. E costituisce così forse la più bella salita che Paolo Beltrame, grande scalatore, ha realizzato sulle Dolomiti tanto amate.

Spiro Dalla Porta Xydias

Trieste, luglio 2006

 

Paolo Beltrame 

101% vera montagna