| Descrizione | |
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Il 9 maggio 1933, il corpo senza vita di una giovane cameriera viene ritrovato nella stanza numero 6 dell'albergo Centrale di Alleghe, pittoresco paesino incastonato tra le Dolomiti e affacciato sulle acque scure dell'omonimo lago. Emma De Ventura ha la gola recisa da un rasoio, e non lontano da sé una boccetta di tintura di iodio. Il caso viene archiviato come suicidio: ma qualcosa non torna. Passano pochi mesi e il 4 dicembre il lago restituisce il corpo della giovane moglie di Aldo Da T os, figlio del proprietario del Centrale, tornata solo il giorno prima dal viaggio di nozze. Secondo le autorità, un altro suicidio. L'annegata però non ha bevuto neanche una goccia d'acqua. E infatti, c'è chi non si rassegna alla versione ufficiale: Sergio Saviane, animoso e caustico giornalista, frequentatore di Alleghe sin dagli anni dell' adolescenza, è determinato a risolvere il caso. Soprattutto perché, la notte del 18 novembre del 1946, sono due suoi cari amici a venire misteriosamente freddati a colpi di rivoltella. Con una prosa fluida e appassionata, Mattia Majerna ci guida tra i misteri di un paese che nelle acque del lago ha seppellito i suoi segreti più profondi: lo specchio d'acqua, formatosi a seguito di un'antica frana, nasconde infatti i resti del primo campanile. E le leggende del luogo vogliono che, se si presta attenzione, si possano sentire le campane sommerse rintoccare a ogni nuovo, misterioso omicidio… | |
| Scheda creata Venerdi' 31 ottobre 2025 | |
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Dati aggiornati a ottobre 2025
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