Descrizione | |
A quindici anni circa dalla conclusione del secondo conflitto mondiale, J. Glenn Gray, filosofo del Colorado College, rilegge il diario che lo accompagnò durante quella fatale vicenda personale e collettiva. Dal semplice pretesto autobiografico scaturiscono riflessioni di portata più generale, che lasciano affiorare dimensioni e aspetti inespressi di quella terribile circostanza. Tali riflessioni, che vanno oltre la «banale» finalità rievocativa e aprono scenari di spessore filosofico sull’individuo nella c ongiuntura-limite della guerra, consentono all’Autore di mettere a fuoco anche le tante, inquietanti implicazioni del conflitto armato, per investire i dilemmi tragici della condizione del guerriero: la solitudine e il cameratismo, la libertà di scelta, il rapporto con la morte, l’eros e l’amore, l’enigma del nemico, il difficile rapporto con i civili. Un volume che dalle memorie e dalla formazione personali attinge interrogazioni globali sulla condizione umana. J. Glenn Gray, filosofo e docente presso i l Colorado College, nasce a Mifflintown (Pennsylvania) nel 1913 e muore a Colorado Springs nel 1977. Fu promotore e supervisore della traduzione americana delle opere di Martin Heidegger, con il quale intrattenne anche rapporti di amicizia. Warriors (guerrieri) risale al 1959; seguì, nel 1970, una riedizione con l’Introduzione di Hanna Arendt. Enrico Maria Massucci collabora con varie testate e pagine culturali di quotidiani e periodici nazionali. È stato membro del Comitato direttivo di «Giano pace ambi ente problemi globali». Si occupa di guerra/guerre con speciale riferimento all’età contemporanea. | |
Scheda creata Venerdi' 30 maggio 2014 | |
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Dati aggiornati a maggio 2014
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